Paolo Delle Monache - Dialoghi

Monte Vidon Corrado (FM), Centro Studi e Casa Museo Osvaldo Licini
dal 6 Maggio al 25 Giugno 2023

Dal 6 maggio al 25 giugno 2023, il Centro Studi e la Casa Museo Osvaldo Licini di Monte Vidon Corrado − in provincia di Fermo nelle Marche − ospitano la mostra Paolo Delle Monache. Dialoghi, a cura di Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni.

Il progetto è realizzato dal Comune di Monte Vidon Corrado, dalCentro Studi Osvaldo Licini, in collaborazione con lo Studio Copernico di Milano.

Esporre nella Casa Museo Osvaldo Licini significa instaurare un dialogo, esplicito o implicito, per affinità o per antitesi, con la strenua, intensa, infaticabile, profonda ricerca del padrone di casa. Se è vero che i luoghi hanno solitamente un’importanza fondamentale per comprendere la poetica di un artista, questo è quanto mai valido per Licini.

Paolo Delle Monache riconosce Osvaldo Licini tra i suoi numi tutelari – insieme ad Arturo Martini – e l’installazione site specificideata per questa mostra lo conferma. Diafani volti germinano come apparizioni nello spazio, solitari o in composizioni: alcuni sembrano dormire, sognare, hanno le palpebre abbassate, altri hanno lo sguardo malinconico, assorto, altri ancora ci scrutano con un’espressione inquietante. L’atmosfera è sospesa, enigmatica. Le teste in nivea terracotta sono forgiate con un sicuro senso della sintesi, improntate a un figurativismo che si svela come una sorta di epifania. Delle Monache racconta che la genesi creativa di queste opere affonda le radici nel passato e si origina dall’impressione ricevuta da “grandi sassi vicini tra loro, disseminati in una faggeta”. Anche in Licini l’ispirazione si innesca a partire dal dato visivo: le sue creature fantastiche, gli Olandesi Volanti, le Amalassunte, gli Angeli Ribelli, nascono dalla fascinazione per il paesaggio e dalla metamorfosi delle forme naturali generata dalla sua visionarietà.

L’essenza del dialogo tra i due artisti si gioca sul piano della poesia. La luna di Licini ha il nome della regina ostrogota, è una lirica, ironica entità originata da suggestioni letterarie, filosofiche, pittoriche che vanno da Leopardi a Blake, da Lautréamont a Laforgue, da Cocteau a Valéry a Campana. Anche gli algidi, eterei volti plasmatida Delle Monache richiamano i “mitici pallori” della Chimera di Dino Campana mentre in alcuni emerge la tempra graffiante dei Pierrot di Laforgue. I nomi stessi delle sue trasognate creazioni attengono a un ambito semantico che evoca una dimensione lirica e cosmica insieme: Soffio, Animula, Sole, Vertigine, Stelle, Infinito, Luna, Orizzonte, Tramonto.

Un dialogo di senso quello tra le sculture di Delle Monache e lo spazio della Casa Museo, condotto dall’artista con sensibilità, rigore, rispetto ma non timore: la fascinazione per l’arte di Licini è autentica, ha radici profonde, risale al suo periodo di formazione ed è leggibile anche in opere che nel tempo sono ormai lontane, come alcuni bronzi esposti in mostra.

CATALOGO

Il catalogo, edito da Silvana Editoriale, contiene i saggi dei curatori, Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni, un testo di Marco Meneguzzo e uno scritto dell’artista. Ricco l’apparato iconografico con fotografie di Luciano Calzolari.

La mostra sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 16:30 alle 19:30. Per info e prenotazioni 3349276790.