Vangi – The Sculpture Garden Museum
27 Aprile 2002 00:00
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The Vangi Sculpture Garden Museum
Sabato 27 aprile 2002 , nell'ambito delle manifestazioni di Italia in Giappone, è stato inaugurato nella città di Mishima il Museo Vangi. L'evento è particolarmente importante perché, nell'anno di Italia in Giappone, questa è l'unica grande iniziativa personale che i giapponesi dedicano interamente ad un artista italiano.
Su una collina che domina il mare, l'architetto giapponese Munemoto ha progettato il museo intitolato a Giuliano Vangi, uno tra i più affermati e originali scultori italiani contemporanei, concependolo in funzione delle opere ad esso destinate e giocando su un immaginario dialogo tra le sculture collocate all'interno e quelle situate all'esterno.
Il museo, che si sviluppa su una superficie di circa 30.000 metri quadri (di cui 2.000 coperti e 28.000 di parco), ospita un primo nucleo di oltre sessanta opere plastiche e una quarantina tra modelli in gesso policromato, disegni, opere di grafica e un grande mosaico di metri 20,5x2,60 posto all'ingresso.
Tra le opere situate all'esterno figurano tre gigantesche installazioni:
- "La scala del cielo", composta da due parti - una emergente sopra il livello del suolo, l'altra sotterranea - in continuità fra di loro per farne un'opera unica e multipla di elementi, di materie, di linguaggi e di significati.
- "Stratificazione", opera in granito rosso in cui una grande figura seduta, che sembra essersi formata dalla sedimentazione degli strati, contempla alberi pietrificati alti sei metri.
- "L'uomo nel canneto", un uomo filiforme esce da una foresta di altissime canne e ammira il paesaggio circostante con stupita meraviglia. L'opera, alta 7 metri, si sviluppa su una superficie di m 18,50x3,80.
L'inaugurazione di questo museo che il Giappone dedica all'artista italiano, è il culmine di un percorso iniziato nel 1995 con la grande mostra al Forte Belvedere di Firenze, proseguito prima a Roma con l'esposizione a Palazzo Firenze (con la quale è ripresa l'attività espositiva della Società Dante Alighieri) e poi a Pesaro, città in cui l'artista risiede, dove, in occasione della collocazione di un'opera di Vangi nella sede di Palazzo Montani-Antaldi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro ha promosso una mostra "Studi per un Crocifisso", questa mostra è stata successivamente trasferita a Firenze, alla Galleria degli Uffizi. Nella primavera del 2001, a San Pietroburgo al Museo dell'Ermitage vengono esposte, in tre grandi sale, 25 sculture tra le più significative realizzate dall'artista (11 delle quali inedite). Infine, ad Hakone, nel più importante museo giapponese per la scultura sono state presentate le opere destinate al museo di Mishima.
Numerose sono state anche le commesse pubbliche che negli ultimi anni hanno impegnato Vangi in lavori prestigiosi:
- nel 1996 nel centro storico di Siena, per la prima volta dopo 400 anni, viene collocata l'opera di un artista contemporaneo: una lupa, simbolo della città, sovrasta una colonna e connota lo spazio civico di piazza Postierla (più nota come piazza dei Quattro Cantoni).
- Per la città di Firenze realizza una statua in bronzo dedicata al patrono San Giovanni Battista che viene collocata sul Lungarno Torreggiani nei pressi di Ponte Vecchio e di fronte agli Uffizi.
- nel 1997, per il Duomo di Padova, l'artista affronta forse il suo lavoro più impegnativo realizzando il nuovo presbiterio, l'altare, l'ambone, la cattedra vescovile ed un grande crocifisso di circa tre metri d'altezza.
- nel 1998 esegue per la nuova sede della Banca d'Italia alla periferia di Roma la "Donna con albero", una gigantesca scultura alta oltre cinque metri, realizzata usando diversi tipi di granito e collocata di fronte all'ufficio del Governatore dell'Istituto di emissione. Nello stesso anno realizza per la nuova sede dell'INPDAP, a Roma, una scultura in marmo bianco di Carrara, pietra lavica e azul Bahia di m 3,65x1,50.
- nel 1999 scolpisce "Varcare la Soglia" per il nuovo ingresso dei Musei Vaticani: da un blocco di marmo bianco che si sgretola esce fuori l'uomo nuovo del terzo millennio, mentre ai lati sono rappresentate due immagini del Papa Giovanni Paolo II:nella prima il Pontefice è raffigurato più giovane e battagliero, nell'altra più raccolto e spirituale.
- nel 2001 esegue l'ambone per la grande chiesa progettata dall'architetto Renzo Piano e dedicata da San Giovanni Rotondo a Padre Pio da Pietrelcina. L'opera, in pietra garganica, affronta il tema di Maria di Magdala e delle pie donne al Sepolcro e si compone di undici figure di grandezza naturale, disposte su una superficie di m 9x2,50 per 2,20 di altezza.
- Nello stesso anno per il Duomo di Pisa realizza il nuovo altare e l'ambone.
Quest'anno, per il comune di Roccasecca, l'artista ha ultimato una grande scultura in pietra locale di circa 10 metri d'altezza, dedicata a San Tommaso d'Aquino.
Attualmente sta eseguendo un grande rilievo di m 5x4 raffigurante Giobbe: l'opera è destinata alla cappella progettata dall'architetto Mario Botta in Versilia.