Giuseppe Maraniello
Giuseppe Maraniello (Napoli 1945) frequenta l'Istituto d'Arte e, per un biennio circa, l'Accademia di Belle Arti napoletana. Nel 1969 insegna al Liceo Artistico di Benevento e, due anni dopo, si trasferisce a Milano dove entra in contatto con artisti e galleristi che favoriranno il suo primo orientamento verso un'arte d'indirizzo fotografico. Dalla fine degli anni '70, il suo approdo sempre più risoluto alla pittura e a forme e mezzi espressivi più tradizionali.
La rassegna "Dieci anni dopo: i nuovi nuovi" curata da Renato Barilli sancisce appunto la nascita del gruppo dei cosiddetti Nuovi nuovi, alle cui esposizioni partecipa in maniera stabile anche Giuseppe Maraniello. Il linguaggio strutturale delle opere - riconoscibilissime - dell'artista partenopeo, è l'alto risultato di un intervento di ibridazione armonica e a-funzionale tra segno pittorico e presenza scultorea, intervento nel quale Maraniello concede largo spazio alla propria immaginazione investigatrice di un universo parallelo, onirico e fantasioso, niente affatto privo di ombre e dal forte alone cromatico. Opere-sculture pittoriche in cui prevalgono, al di là di un'estrema sensazione di leggerezza, la compiutezza formale e la vivace originalità di oggetti arcaici e figure "esoteriche".
Dal 1989 Giuseppe Maraniello insegna pittura all'Accademia di Brera; nel 1990 ha partecipato alla Biennale di Venezia con una sala personale. Le sue opere sinuose, costruite intorno a un'armonia attiva tra segni e forme, elementi esteriori giocosi e aspetti introspettivi carichi di magia, sono conosciute e apprezzate a livello internazionale.