Augusto Perez

Augusto Perez nasce nel 1929 a Messina; il padre è originario di Caltagirone mentre la madre è milanese. Augusto ha 7 anni quando la famiglia Perez si trasferisce a Napoli.

L'esordio avviene nella collettiva napoletana di giovani artisti del 1951, in cui Perez espone l'opera Venditrice di sigarette - un gesso policromo in seguito distrutto; la mostra riscuote tra gli altri i consensi di Vasco Pratolini. Tre anni dopo, Perez presenta alla galleria partenopea "Blu di Prussia" un gruppo di grandi sculture in gesso: in questo stesso anno conosce Renato Guttuso.

augusto-perez-can-can Nel 1955, viene invitato ad assumere l'incarico di assistente alla cattedra di scultura dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, tenuta da Emilio Greco. Sempre del '55 è una sua personale a Roma e, l'anno successivo, la partecipazione alla XXVIII Biennale di Venezia. Sarà presente anche nella XXX e XXXIII edizione della rassegna veneziana. Le sue opere vengono esposte al Museo Rodin e alla Galleria d'Arte Moderna di Parigi; alla Columbia University di New York, alla Biennale di Anversa e alla Tunnard Gallery di Londra.

Nel 1966 modella il Grande Narciso. La presentazione in catalogo della sua personale alla XXXIII Biennale di Venezia è firmata da Cesare Brandi.

perez-crepuscoloNel 1970 diventa titolare della cattedra di scultura all'Accademia di Belle Arti di Napoli.

Dopo un viaggio in Grecia, alle radici della scultura classica, nel 1974 modella il Grande Centauro e la Crocifissione dell'Apollo del Belvedere. Nello stesso anno l'Accademia di San Luca gli conferisce il premio per la scultura nominandolo, nel '97, Accademico Nazionale.

Nel 1981, da un sondaggio di 135 critici compiuto in occasione del "Premio Cagli", il suo nome risulta tra i primi 5 artisti italiani dopo Burri, Guccione, Schifano, Vedova.

Nel 1990 alcune sue opere, tra cui La crocifissione dell'Apollo, vengono esposte in Giappone insieme a quelle di Boccioni e Martini. Nel 2000 riceve il premio "Antonello da Messina" e "Casalbeltrame - La rana d'oro"; nel dicembre dello stesso anno, a un mese circa dalla scomparsa dell'artista, viene inaugurata un'importante retrospettiva nel Castel dell'Ovo a Napoli.